Qui sotto sono elencate le domande più frequenti sulle detrazioni fiscali in caso di sostituzione della caldaia che ci vengono poste dai nostri clienti ed a cui daremo risposta in questo articolo.
- A quale detrazione ho diritto se sostituisco la mia caldaia? 50% o 65%?
- In quanti anni mi vengono detratte le spese?
- E l’ aliquota IVA è al 10% o al 22%?
- Come devo effettuare il pagamento per poter ricevere la detrazione?
- Quali documenti mi servono e quali devo conservare per non perdere la detrazione?
1) Per quanto riguarda gli interventi di semplice sostituzione della caldaia con una di nuova generazione (a condensazione), è possibile usufruire sia della detrazione del 50% che del 65%. Nonostante ciò, la procedura per poter ottenere la detrazione del 65% è molto più laboriosa e richiede delle prestazioni professionali specifiche che spesso coprono quel 15% di detrazione aggiuntiva.
Pertanto si consiglia vivamente di avvalersi della detrazione fiscale del 50% di tutte le spese effettuate per tale intervento, comprese le spese per la progettazione, prestazioni professionali varie, redazione di dichiarazioni di conformità, spese per effettuazione di perizie e sopralluoghi, bolli, ecc.
N.B. La detrazione del 50% è una detrazione IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) e pertanto può essere richiesta solo da persone fisiche e non giuridiche (aziende), nel caso di persone giuridiche sarà necessario avvalersi obbligatoriamente della detrazione del 65%.
1) Quindi la detrazione fiscale a cui avete diritto è del 50% di tutte le spese effettuate per tale intervento, comprese le spese per la progettazione, prestazioni professionali varie, redazione di dichiarazioni di conformità, spese per effettuazione di perizie e sopralluoghi, bolli, ecc.
2) Il 50 % delle spese effettuate vi verrà restituito in 10 rate annuali a partire dall’anno successivo in cui viene svolto l’ intervento
3) Per quanto riguarda l’ aliquota IVA, si applicano entrambe le aliquote in proporzione diversa in quanto i condizionatori rientrano nell’elenco dei beni significativi; ma facciamo un esempio:
- Costo totale del preventivo IVA esclusa 2400 euro
- Costo attribuibile alla sola caldaia 1400 euro
- Costo attribuibile a manodopera e materiale di consumo 1000 euro
Come fate a sapere quanto sarà il conto finale?
Prendete il costo della manodopera e materiale di consumo ed applicategli il 10% di IVA, quindi 1100 euro. Poi prendete il costo della caldaia e sottraetegli il costo per la manodopera ed il materiale di consumo 1400-1000= 400 euro; a quei 400 euro applicate l’ aliquota del 22%, quindi il totale è 488 euro. A questo punto restano i 1000 euro di costo della caldaia al quale applicare di nuovo il 10% di IVA, ottenendo così 1100 euro.
Il costo finale vostro sarà:
- 1100 euro di manodopera e materiale di consumo (IVA 10%)
- 1100 euro di caldaia (IVA 10% per la quota pari alla manodopera e materiale di consumo)
- 488 euro di caldaia (IVA 22% per costo eccedente la manodopera ed il materiale di consumo)
Per un totale di 2688 euro IVA inclusa
4) Per poter ottenere la detrazione fiscale è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale in cui nella causale siano specificate le seguenti informazioni:
- Riferimento alla norma (art 16-bis DPR 917/86)
- N° di fattura e data
- Ragione sociale e C.F./P.IVA del beneficiario del pagamento
- Nome e Cognome e C.F. del beneficiario della detrazione
vedi esempio nell’immagine qui sotto:
Molti servizi di home banking permettono di effettuare questa operazione direttamente online.
5) Per non perdere la detrazione fiscale, in caso di accertamento documentale da parte dell’agenzia delle entrate dovete presentare i seguenti documenti:
- le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (permesso di costruire, DIA, SCIA, CIL, CILA). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (prodotta da voi) in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili
- domanda di accatastamento (solo per gli immobili non ancora censiti)
- ricevute di pagamento dell’Imu
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali
- in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori
- comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’Azienda sanitaria locale (notifica preliminare), se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
- ricevute dei bonifici di pagamento.
Per ulteriori informazioni in merito all’argomento vi invitiamo a consultare direttamente la guida dell’agenzia dell’entrate al seguente link http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/agenzia/agenzia+comunica/prodotti+editoriali/guide+fiscali/agenzia+informa
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